Scopri i profili adatti alla tua categoria

Medal sport
Sport

Stress ossidativo

Per controllare lo stato ossidativo

Breve descrizione

Lo stress ossidativo è una condizione che può essere dannosa per i nostri organi e tessuti. Si verifica quando nelle nostre cellule sono presenti troppe molecole nocive, note come «radicali liberi». Questi possono danneggiare le nostre cellule e farci invecchiare più rapidamente. Possono anche portare a varie malattie che peggiorano con il tempo. Sebbene il nostro corpo disponga di meccanismi per neutralizzare queste molecole nocive, lo stress e un’alimentazione scorretta possono alterare questo equilibrio. Questo può portare a un invecchiamento precoce e ad alcune malattie.

Consigliato per
  • Ansia, irritabilità, burnout
  • Esposizione permanente a sostanze nocive
  • Attività sportiva intensa
  • Lavoro fisicamente stressante/esauriente
Prezzo

178.10 CHF

Durata del risultato

Ci impegniamo al massimo per fornirvi i risultati nel più breve tempo possibile. Di norma, ricevete il risultato entro 3-4 settimane dal giorno in cui è stato effettuato il test.

Luoghi di prova
Analisi
Rame (Cu)

Il rame è un metallo essenziale che svolge un ruolo in numerosi processi corporei, tra cui la respirazione cellulare, la produzione di ATP, i processi antiossidanti e il metabolismo del ferro. Favorisce lo sviluppo del tessuto nervoso, connettivo e osseo, svolge un ruolo nel sistema immunitario e nella formazione dei globuli rossi. Una carenza di rame può essere causata da alcune malattie, dalla gravidanza o dall’assunzione di altri minerali (come ferro e zinco). I sintomi della carenza comprendono anemia, osteoporosi, sintomi neurologici e indebolimento del sistema immunitario. Fonti alimentari: fegato, prodotti della pesca, noci secche. Carne, uova, latte e latticini tendono a contenere poco rame, mentre i prodotti integrali e i legumi ne contengono piccole quantità. Il contenuto di rame nell’acqua potabile è generalmente basso, ma può aumentare a causa della corrosione delle tubature.

Zinco (Zn)

Lo zinco è un minerale essenziale (vitale) per l’organismo che svolge un ruolo in molti processi cellulari. Favorisce la regolazione genica, è coinvolto nei processi antiossidanti e svolge un ruolo chiave nella divisione cellulare, soprattutto nei tessuti a crescita rapida come il tratto gastrointestinale e il sistema immunitario. Lo zinco è importante anche per la funzione cerebrale e la produzione di insulina. Contribuisce a regolare la funzione della tiroide. Una carenza di zinco può causare problemi alla pelle, ritardi nella crescita e disturbi del sistema immunitario e nervoso. Fonti alimentari: carne (soprattutto fegato e manzo), uova, pesce, cereali, latte, crusca di frumento, legumi secchi, frutta secca e alcuni cereali. 

Selenio (Se)

Il selenio è un minerale vitale presente in molti enzimi del nostro corpo. Ci protegge dai danni ossidativi, sostiene la funzione della tiroide e rafforza il sistema immunitario. In particolare, è coinvolto nella conversione di un certo ormone tiroideo. Una carenza di selenio può rendere le nostre cellule sanguigne più sensibili ai danni, compromettere la normale funzione della tiroide e indebolire il sistema immunitario. Fonti alimentari: frattaglie, prodotti ittici, agnello, maiale, carne in generale, frutta secca come anacardi, pistacchi e noci. Il contenuto di selenio nell’acqua potabile varia a seconda delle condizioni del terreno.

Superossido dismutasi (SOD)

La superossido dismutasi (SOD) è un enzima che converte le molecole di ossigeno dannose nell’organismo in perossido di idrogeno innocuo. Ciò contribuisce a ridurre al minimo i danni ossidativi nelle cellule. Questo enzima è importante per combattere gli stati infiammatori, le malattie cardiovascolari e i processi di invecchiamento. Svolge un ruolo importante nel benessere generale e contribuisce a mantenere l’equilibrio dell’organismo, soprattutto nelle persone anziane, in chi fuma e in chi pratica l’atletismo.

Glutatione perossidasi (GPX)

La glutatione perossidasi (GPX) è un enzima protettivo del nostro corpo che aiuta a convertire in acqua i composti nocivi come il perossido di idrogeno. Esistono diverse forme di questo enzima in grado di scomporre diverse sostanze nocive. La GPX è fondamentale nella difesa contro i danni cellulari causati dai radicali liberi e previene i danni alle membrane cellulari dovuti alla perossidazione. L’efficacia di questo enzima è strettamente legata al livello di selenio presente nell’organismo.

Emoglobina

L’emoglobina è una proteina presente nei globuli rossi, responsabile del trasporto dell’ossigeno nel sangue. Una piccola percentuale di emoglobina può legarsi al glucosio, dando origine all’emoglobina glicata. Quando i livelli di glucosio nel sangue aumentano, aumenta anche la percentuale di emoglobina glicata. Misurando l’HBA-1c, una forma di emoglobina glicata, è possibile determinare il livello medio di glucosio nel sangue negli ultimi 2-3 mesi.

Sport 1

Per monitorare la salute chi pratica atletismo

Breve descrizione

Il profilo Sport 1 si concentra sull’analisi di minerali come ferro, zinco e magnesio, importanti per le prestazioni fisiche e il sistema immunitario. Chi nello sport pratica un’intensa attività fisica espone il proprio organismo a livelli elevati di stress, che possono compromettere in modo significativo le prestazioni in gara o aumentare il rischio di lesioni. In questo ambito si osservano spesso alterazioni del funzionamento del sistema immunitario, carenza di ferro e impoverimento dei sistemi antiossidanti. Ciò espone l’organismo a un maggior rischio di infezioni, danni ossidativi, lesioni, riduzione delle prestazioni atletiche e invecchiamento precoce. Chi nello sport vuole ottenere le massime prestazioni atletiche in gara e in allenamento deve fornire al proprio corpo tutto ciò di cui ha bisogno, non solo durante l’esercizio fisico ma anche nella fase di recupero.

Consigliato per
  • Chi pratica sport o atletismo
  • Attività sportiva regolare
  • Lavoro fisicamente stressante/esauriente
  • Fatica, esaurimento, difficoltà di recupero
  • Frequenti lesioni 
Prezzo

191.10 CHF

Durata del risultato

Ci impegniamo al massimo per fornirvi i risultati nel più breve tempo possibile. Di norma, ricevete il risultato entro 3-4 settimane dal giorno in cui è stato effettuato il test.

Luoghi di prova
Analisi
Ferritina

La ferritina è una proteina che immagazzina il ferro e ci indica direttamente la quantità di ferro che il nostro corpo ha in riserva. Queste riserve ci aiutano a non manifestare immediatamente i sintomi della carenza di ferro. Tuttavia, se queste riserve sono troppo basse e non vengono reintegrate per un lungo periodo di tempo, possono comparire sintomi come stanchezza, debolezza e pallore. È importante garantire riserve di ferro sufficienti per prevenire l’anemia. La ferritina è una proteina contenente ferro e la forma principale in cui il ferro viene immagazzinato nell’organismo. La quantità di ferritina rilasciata nel sangue è una misura diretta delle riserve di ferro. La ferritina tampona gli stati di carenza di ferro e quindi protegge dall’anemia. Un livello di ferritina costantemente basso può portare a sintomi di anemia come stanchezza, debolezza, vertigini, mal di testa e pallore. 

Zinco (Zn)

Lo zinco è un minerale essenziale (vitale) per l’organismo che svolge un ruolo in molti processi cellulari. Favorisce la regolazione genica, è coinvolto nei processi antiossidanti e svolge un ruolo chiave nella divisione cellulare, soprattutto nei tessuti a crescita rapida come il tratto gastrointestinale e il sistema immunitario. Lo zinco è importante anche per la funzione cerebrale e la produzione di insulina. Contribuisce a regolare la funzione della tiroide. Una carenza di zinco può causare problemi alla pelle, ritardi nella crescita e disturbi del sistema immunitario e nervoso. Fonti alimentari: carne (soprattutto fegato e manzo), uova, pesce, cereali, latte, crusca di frumento, legumi secchi, frutta secca e alcuni cereali.

Rame (Cu)

Il rame è un metallo essenziale che svolge un ruolo in numerosi processi corporei, tra cui la respirazione cellulare, la produzione di ATP, i processi antiossidanti e il metabolismo del ferro. Favorisce lo sviluppo del tessuto nervoso, connettivo e osseo, svolge un ruolo nel sistema immunitario e nella formazione dei globuli rossi. Una carenza di rame può essere causata da alcune malattie, dalla gravidanza o dall’assunzione di altri minerali (come ferro e zinco). I sintomi della carenza comprendono anemia, osteoporosi, sintomi neurologici e indebolimento del sistema immunitario. Fonti alimentari: fegato, prodotti della pesca, noci secche. Carne, uova, latte e latticini tendono a contenere poco rame, mentre i prodotti integrali e i legumi ne contengono piccole quantità. Il contenuto di rame nell’acqua potabile è generalmente basso, ma può aumentare a causa della corrosione delle tubature.

Selenio (Se)

Il selenio è un minerale vitale presente in molti enzimi del nostro corpo. Ci protegge dai danni dell’ossidazione, supporta la funzione della tiroide e rafforza il sistema immunitario. In particolare, è coinvolto nella conversione di un certo ormone tiroideo. Una carenza di selenio può rendere le nostre cellule sanguigne più sensibili ai danni, compromettere la normale funzione della tiroide e indebolire il sistema immunitario. Fonti alimentari: frattaglie, prodotti ittici, agnello, maiale, carne in generale, frutta secca come anacardi, pistacchi e noci. Il contenuto di selenio nell’acqua potabile varia a seconda delle condizioni del terreno.

Magnesio (Mg)

Il magnesio è un minerale importante che viene immagazzinato principalmente nelle cellule dell’organismo. È coinvolto in molti processi vitali, tra cui la produzione di molecole di grasso (lipidi), proteine e i mattoni del DNA (acidi nucleici). Il magnesio supporta la funzione muscolare e nervosa ed è essenziale per la salute delle ossa. Una carenza può influenzare il metabolismo di altri minerali importanti come il calcio, il sodio e il potassio e portare a sintomi come debolezza muscolare e problemi cardiaci.

Ferro

Una carenza di ferro può compromettere le prestazioni fisiche, indebolire il sistema immunitario e influire negativamente sul sistema nervoso. La carenza di ferro attraversa varie fasi: dapprima si esauriscono le riserve di ferro, poi si manifestano i segni di un insufficiente apporto di ferro nell’organismo e, nell’ultima fase, può insorgere l’anemia, con la diminuzione della concentrazione di emoglobina nel sangue. Fonti alimentari: gli alimenti ricchi di ferro sono le frattaglie, i legumi secchi, la carne (soprattutto quella rossa), i prodotti ittici, la frutta secca e oleosa, i prodotti integrali, le verdure a foglia e le uova di gallina. Il ferro proveniente dalla carne e dal pesce (ferro eme) è meglio biodisponibile di quello proveniente dalle fonti vegetali e dai prodotti caseari (ferro non eme).

Sport 2

Per monitorare la salute di chi pratica atletismo

Breve descrizione

Il profilo Sport 2 analizza molecole ed enzimi antiossidanti come il coenzima Q10 e il glutatione, che influenzano non solo le prestazioni atletiche ma anche la salute generale delle cellule.

Chi nello sport pratica un’intensa attività fisica espone il proprio organismo a livelli elevati di stress, che possono compromettere in modo significativo le prestazioni in gara o aumentare il rischio di lesioni. In questo ambito si osservano spesso alterazioni del funzionamento del sistema immunitario, carenza di ferro e impoverimento dei sistemi antiossidanti. Ciò espone l’organismo a un maggior rischio di infezioni, danni ossidativi, lesioni, riduzione delle prestazioni atletiche e invecchiamento precoce. Chi nello sport vuole ottenere le massime prestazioni atletiche in gara e in allenamento deve fornire al proprio corpo tutto ciò di cui ha bisogno, non solo durante l’esercizio fisico ma anche nella fase di recupero. 

Consigliato per
  • Chi pratica sport o atletismo
  • Attività sportiva regolare
  • Lavoro fisicamente stressante/esauriente
  • Fatica, esaurimento, difficoltà di recupero
  • Frequenti lesioni 
Prezzo

293.90 CHF

Durata del risultato

Ci impegniamo al massimo per fornirvi i risultati nel più breve tempo possibile. Di norma, ricevete il risultato entro 3-4 settimane dal giorno in cui è stato effettuato il test.

Luoghi di prova
Analisi
Coenzima Q10

Il coenzima Q10 è presente in tutte le cellule del nostro corpo e svolge un ruolo fondamentale come antiossidante e nella produzione di energia, soprattutto nei tessuti ad alta intensità energetica come il cuore. Una sua carenza può portare a una ridotta produzione di energia, a una diminuzione delle prestazioni fisiche e ad altri problemi di salute. È importante anche per la salute del cuore, in quanto aiuta a prevenire e trattare le malattie cardiovascolari e l’ipertensione.

Glutathion

Il glutatione è un importante antiossidante presente nelle cellule del nostro corpo. Svolge un ruolo fondamentale nel proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi e dallo stress ossidativo. I radicali liberi sono molecole instabili che possono danneggiare le cellule, le proteine e il DNA. Il glutatione agisce come spazzino dei radicali liberi, neutralizzandoli e rendendoli innocui. Contribuisce inoltre alla disintossicazione dell’organismo, in particolare eliminando sostanze nocive come il perossido di idrogeno.


Esistono due forme di glutatione:
Il glutatione ridotto (GSH) e il glutatione ossidato (GSSG). Il GSH è la forma attiva e protettiva, mentre il GSSG è la forma inattiva.


Rapporto glutatione ridotto e glutatione totale: 
Il rapporto tra glutatione ridotto (GSH) e glutatione totale è un importante indicatore della salute cellulare. Nelle cellule normali e sane, il GSH costituisce la maggior parte del glutatione necessario per la protezione dallo stress ossidativo e la disintossicazione. In alcune malattie, come quelle neurodegenerative, questo rapporto può essere basso. Una carenza di glutatione può anche essere genetica e portare a vari problemi di salute.


Glutatione ridotto (GSH):
È una sostanza importante nelle nostre cellule che aiuta a neutralizzare le molecole di ossigeno dannose. Queste molecole possono danneggiare le cellule. Il GSH protegge le nostre cellule da questi danni e svolge anche un ruolo nei processi infiammatori dell’organismo. È quindi importante per la nostra salute. Livelli troppo scarsi di GSH possono causare problemi.


Glutatione ossidato (GSSG):
Una forma di glutatione che può rilasciare elettroni e deve essere riconvertita nella sua forma protettiva dall’enzima glutatione reduttasi. Livelli elevati di GSSG possono indicare un forte stress ossidativo ed eventualmente malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson.

Superossido dismutasi (SOD)

La superossido dismutasi è un enzima che converte i radicali liberi dannosi in sostanze meno pericolose, aiutando l’organismo a combattere lo stress ossidativo. Ha diverse forme che si manifestano sia all’interno che all’esterno delle nostre cellule. Grazie al suo effetto antiossidante, la SOD è considerata protettiva nelle infiammazioni, nei problemi cardiovascolari e nel processo di invecchiamento. È particolarmente importante per l’equilibrio dell’organismo e il benessere dei tessuti, come la pelle.

Glutatione perossidasi (GPX)

La glutatione perossidasi è un enzima contenente selenio che svolge un ruolo fondamentale nella difesa dell’organismo dai danni dei radicali liberi.

Emoglobina

L’emoglobina è una proteina presente nei globuli rossi, responsabile del trasporto dell’ossigeno nel sangue. Una piccola percentuale di emoglobina può legarsi al glucosio, dando origine all’emoglobina glicata. Quando i livelli di glucosio nel sangue aumentano, aumenta anche la percentuale di emoglobina glicata. Misurando l’HBA-1c, una forma di emoglobina glicata, è possibile determinare il livello medio di glucosio nel sangue negli ultimi 2-3 mesi.

Tiroide ed energia

Per controllare la tiroide e l’energia

Breve descrizione

La tiroide è una ghiandola che produce importanti ormoni. Questi ormoni regolano aspetti come la frequenza cardiaca, la temperatura corporea e il metabolismo. Se la tiroide non funziona correttamente, può causare molti problemi. Una tiroide poco attiva, detta anche ipotiroidismo, può

causare apatia e depressione, calo della forza e della memoria, confusione, aumento di peso, ritenzione idrica e scarsa tolleranza al freddo. L’ipertiroidismo può causare sintomi come palpitazioni e tachiaritmia (frequenza cardiaca irregolarmente veloce), oltre a sudorazione eccessiva, problemi di sonno, nervosismo e perdita di peso (nonostante l’aumento dell’appetito).

Consigliato per
  • Affaticamento e spossatezza
  • Cambiamenti di peso
  • Difficoltà a perdere o ad aumentare il peso
  • Intolleranza al caldo o al freddo 
Prezzo

318.20 CHF

Durata del risultato

Ci impegniamo al massimo per fornirvi i risultati nel più breve tempo possibile. Di norma, ricevete il risultato entro 3-4 settimane dal giorno in cui è stato effettuato il test.

Luoghi di prova
Anali
TSH, Ft3, Ft4

Il TSH (ormone stimolante la tiroide) viene prodotto nell’ipofisi e regola l’attività della tiroide, in particolare il rilascio di T4 e T3 nel sangue. La tiroide rilascia principalmente T4, che viene convertito in T3 attivo nell’organismo. Se gli ormoni tiroidei nel sangue sono troppo pochi, viene prodotto più TSH per stimolare la tiroide a produrre più ormoni e viceversa. Una quantità eccessiva di ormoni tiroidei causa l’ipertiroidismo (tiroide iperattiva), mentre una quantità insufficiente causa l’ipotiroidismo (tiroide sottoattiva). I sintomi dell’ipertiroidismo comprendono palpitazioni e perdita di peso, mentre l’ipotiroidismo può provocare aumento di peso e affaticamento. 

Zinco (Zn):

Lo zinco è un minerale essenziale (vitale) per l’organismo che svolge un ruolo in molti processi cellulari. Favorisce la regolazione genica, è coinvolto nei processi antiossidanti e svolge un ruolo chiave nella divisione cellulare, soprattutto nei tessuti a crescita rapida come il tratto gastrointestinale e il sistema immunitario. Lo zinco è importante anche per la funzione cerebrale e la produzione di insulina. Contribuisce a regolare la funzione della tiroide. Una carenza di zinco può causare problemi alla pelle, ritardi nella crescita e disturbi del sistema immunitario e nervoso. Fonti alimentari: carne (soprattutto fegato e manzo), uova, pesce, cereali, latte, crusca di frumento, legumi secchi, frutta secca e alcuni cereali.

Selenio (Se)

Il selenio è un minerale vitale presente in molti enzimi del nostro corpo. Ci protegge dai danni ossidativi, sostiene la funzione della tiroide e rafforza il sistema immunitario. In particolare, è coinvolto nella conversione di un certo ormone tiroideo. Una carenza di selenio può rendere le nostre cellule sanguigne più sensibili ai danni, compromettere la normale funzione della tiroide e indebolire il sistema immunitario. Fonti alimentari: frattaglie, prodotti ittici, agnello, maiale, carne in generale, frutta secca come anacardi, pistacchi e noci. Il contenuto di selenio nell’acqua potabile varia a seconda delle condizioni del terreno.

Creatina nelle urine:

La creatina nelle urine è un indicatore della funzionalità dei reni e del cuore.

Iodio

Lo iodio è un oligoelemento vitale, necessario soprattutto per gli ormoni tiroidei e quindi per il funzionamento della tiroide. Una carenza di iodio può portare a diversi problemi di salute, come la gotta, l’alterazione della crescita e dello sviluppo cerebrale. Nell’infanzia e nella gravidanza, in particolare, si ha un fabbisogno maggiore di iodio. Sebbene esistano programmi di prevenzione della carenza di iodio, una gran parte della popolazione europea non ne ha un apporto adeguato. Fonti alimentari: prodotti della pesca, soprattutto molluschi marini, uova, latte e latticini, carne e sale iodato. Il contenuto in cereali, frutta, verdura e legumi è basso, ma alcune alghe hanno un contenuto di iodio molto elevato. Il contenuto nell’acqua potabile può variare.

AbTG

AbTG sta per anticorpi contro la tireoglobulina, una proteina che funge da precursore degli ormoni tiroidei T3 e T4. La presenza di AbTG può indicare una malattia della tiroide o altre patologie autoimmuni.

AbTPO

Gli AbTPO sono anticorpi diretti contro l’enzima perossidasi tiroidea. Questo enzima svolge un ruolo nella conversione della tireoglobulina negli ormoni tiroidei T4 e T3. La presenza di AbTPO può essere indice di un disturbo della tiroide o di altre malattie autoimmuni.

Osteoporosi

Per controllare l’osteoporosi

Breve descrizione

L’osteoporosi è caratterizzata dal deterioramento e diminuzione della massa ossea. Aumenta il rischio di indebolimento delle ossa e quindi anche di fratture. È un processo graduale e costante che deve essere affrontato precocemente.

Consigliato per
  • Assenza di attività fisica
  • Menopausa, andropausa
  • Dolore alle ossa, fratture frequenti
  • Età: oltre i 65 anni 
Prezzo

225.20 CHF

Durata del risultato

Ci impegniamo al massimo per fornirvi i risultati nel più breve tempo possibile. Di norma, ricevete il risultato entro 3-4 settimane dal giorno in cui è stato effettuato il test.

Luoghi di prova
Analisi
Vitamina D (25-OH)

La vitamina D è essenziale per il metabolismo osseo in quanto regola i livelli di calcio e fosfato. Supporta inoltre la funzione muscolare e svolge un ruolo nel sistema immunitario. Una carenza di vitamina D può portare a malattie ossee come l’osteoporosi, debolezza muscolare e altri problemi di salute. Un’adeguata assunzione di vitamina D può ridurre il rischio di cadute nelle persone anziane. Sebbene il nostro corpo produca vitamina D attraverso l’esposizione alla luce solare, le persone anziane e quelle con determinate condizioni mediche o che assumono farmaci sono più a rischio di carenza. Fonti alimentari: olio di fegato di merluzzo, pesci grassi (aringhe, tonno fresco, salmone), fegato (di maiale), uova, formaggio e alimenti fortificati come i latticini.

Ormone paratiroideo (PTH)

L’ormone paratiroideo è un ormone prodotto dalle ghiandole paratiroidi e svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dei livelli di calcio e fosforo nel sangue. Agisce direttamente sulle ossa e sui reni e indirettamente sull’intestino per stabilizzare il livello di calcio nel sangue. Quando i livelli di calcio nel sangue sono bassi, viene rilasciata una maggiore quantità di PTH, che favorisce il rilascio di calcio dalle ossa e quindi aumenta il rischio di demineralizzazione ossea. I livelli ematici di PHT devono sempre essere considerati insieme ai livelli di calcio per verificare il corretto funzionamento del sistema di regolazione del calcio.

Calcio ionizzato (Ca)

Il calcio è il principale minerale del corpo umano. La maggior parte del calcio è immagazzinata nelle ossa a cui conferisce stabilità. Il calcio rimanente supporta diverse funzioni vitali, tra cui la contrazione muscolare, la trasmissione nervosa e la coagulazione del sangue. Il fabbisogno di calcio varia a seconda dell’età e di alcune fasi della vita, come la gravidanza o l’allattamento. Una carenza di calcio può provocare diversi sintomi, dal formicolio alle dita a gravi problemi ossei come l’osteoporosi. Una quantità eccessiva di calcio può anche causare problemi di salute, tra cui costipazione, problemi renali e alterato assorbimento di ferro e zinco.

Fosforo

Il fosforo è un minerale importante per l’organismo, in gran parte immagazzinato nelle ossa. Non è importante solo per le ossa, ma anche per molte altre funzioni dell’organismo, come la produzione di energia e il DNA. Una carenza di fosforo può portare a problemi ossei come l’osteoporosi, soprattutto nelle persone adulte. Bassi livelli di fosforo nel sangue possono anche causare vari sintomi, tra cui dolori ossei e problemi neurologici.

Fosfatasi alcalina ossea

La fosfatasi alcalina (ALP) è un enzima presente in molti tessuti del corpo e particolarmente concentrato nelle ossa e nel fegato. Viene prodotta dagli osteoblasti e svolge un ruolo centrale nel processo di mineralizzazione delle ossa. L’ALP ossea misura il rinnovamento osseo e viene utilizzata nella diagnosi e nel monitoraggio di malattie come l’osteomalacia e l’osteoporosi, nonché di altre condizioni che comportano un aumento del rimodellamento osseo. È uno strumento importante per valutare il metabolismo osseo e la risposta a determinati trattamenti.

Telopeptide C-terminale (CTX)

Il CTX deriva dalla degradazione del collagene di tipo I, che costituisce la maggior parte della matrice organica dell’osso. Quando questo tipo di collagene viene degradato, frammenti di CTX vengono rilasciati nel flusso sanguigno. La quantità di CTX fornisce informazioni sull’attuale turnover osseo e quindi indicazioni sul metabolismo osseo.

Propeptide N-terminale del procollagene di tipo 1 (P1NP)

Il P1NP è un prodotto derivante dalla scissione del procollagene, prodotto dagli osteoblasti durante la secrezione ossea. Un aumento del livello di P1NP nel sangue indica un aumento del rimodellamento osseo e serve quindi come marcatore della formazione ossea.

Infiammazioni

Per il controllo delle malattie infiammatorie

Breve descrizione

L’infiammazione è una reazione dell’organismo a stimoli pericolosi. È un meccanismo di difesa in cui l’organismo cerca di combattere ed eliminare la causa del problema e di attivare i meccanismi protettivi del tessuto danneggiato. Se la causa non viene eliminata o se ne perde il controllo, i disturbi diventano cronici. Questa condizione può essere alla base di molte malattie di lunga durata, per questo è importante tenere d’occhio i valori che indicano un aumento dello stato infiammatorio.

Consigliato per
  • Problemi articolari
  • Problemi intestinali 
  • Stanchezza cronica
  • Mal di testa cronico
  • Attività fisica molto intensa
Prezzo

12.00 CHF

Durata del risultato

Ci impegniamo al massimo per fornirvi i risultati nel più breve tempo possibile. Di norma, ricevete il risultato entro 3-4 settimane dal giorno in cui è stato effettuato il test.

Luoghi di prova
Analysen
CRP ultrasensibile

La proteina C-reattiva (CRP) è un marcatore dell’infiammazione nell’organismo. Quando i suoi livelli aumentano, possono indicare infiammazioni, infezioni o altre condizioni mediche. La misurazione ultrasensibile della CRP è in grado di rilevare anche bassi livelli di infiammazione associati a varie malattie. Questa misurazione è particolarmente utile per determinare il rischio di salute in persone che potrebbero non avere fattori di rischio evidenti.

Profilo Fitness

Per il controllo degli squilibri nutrizionali dovuti all'alimentazione

Breve descrizione

Il profilo Fitness riassume l'andamento dei principali parametri in ematologia e chimica clinica, ponendo un focus sugli effetti derivanti da eccessi/carenze vitaminiche, proteiche o minerali spesso influenzate dalla dietetica. Infatti, a status immunitario ed enzimatico sono fortemente connessi l'uso/abuso di determinati macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) e il loro impatto sulla secrezione di ormoni appartenenti al circuito fame-sazietà come il glucagone, l'insulina e le catecolamine adrenalina, noradrenalina e dopamina.

Consigliato per
  • Attività sportiva fisica frequente
  • Attività lavorativa fisicamente stressante
  • Stanchezza, spossatezza, difficoltà di recupero
  • Infortuni frequenti
Prezzo

137,70 CHF

Durata del risultato

Ci impegniamo al massimo per fornirvi i risultati nel più breve tempo possibile. Di norma, ricevete il risultato entro 1 settimana dal giorno in cui è stato effettuato il test.

Luogo
Analisi
Emoglobina ed Emoglobina Glicata (HbA-1c)

L’emoglobina, presente nei globuli rossi, è la proteina deputata al trasporto dell’ossigeno nel sangue e l’isoforma A è quella più presente nel nostro organismo (95-98%). A livelli fisiologici di glicemia, solo una piccola quantità di emoglobina è legata al glucosio (emoglobina glicata) ma, quando i livelli di glucosio nel sangue aumentano, anche la percentuale di emoglobina glicata aumenta. Inoltre, una volta che l’emoglobina lega il glucosio, rimarrà nella forma glicata per tutta la vita del globulo rosso (circa 120 giorni). Per questi motivi, il dosaggio della percentuale di emoglobina A glicata consente di fare una stima della quantità di glucosio media presente nel sangue (glicemia) negli ultimi 2-3 mesi.

CK totale

La creatina chinasi (o CK totale) è un enzima presente principalmente a livello cardiaco, cerebrale e del muscolo scheletrico. Nel caso di un danno muscolare, vengono rilasciate quantità aumentate di CK nel sangue. Anche una semplice infiammazione muscolare può risultare in un aumento della CK totale. La rottura del tessuto muscolare (rabdomiolisi) è associata a concentrazioni di CK elevate. L’aumento di CK si osserva ad esempio in casi di compressione del muscolo, trauma, ustione, esercizio fisico intenso, ma anche durante infezioni virali, batteriche, fungine e parassitiche.

Glicemia

La glicemia rappresenta il livello ematico di glucosio, fonte energetica preferita dalla gran parte delle cellule dell’organismo. Nel corpo, il glucosio è distribuito nel sangue (i cui livelli devono mantenersi costanti), all’interno delle cellule e, sotto forma di glicogeno, nei muscoli e nel fegato. Il glucosio muscolare è maggiormente utilizzato come risorsa energetica per il muscolo stesso mentre la porzione epatica permette di mantenere l’omeostasi glicemica, fornendo glucosio quando i livelli ematici si abbassano. Il range di glucosio nel sangue deve mantenersi tra 70 e 99 mg/dl (3,9 – 5,5 mmol/L) a digiuno; valori superiori definiscono una condizione di alterata glicemia a digiuno o “impaired fasting glucose”.

Ematocrito

L’ematocrito rappresenta la misura della percentuale del volume di sangue occupata dai globuli rossi (cellule responsabili del trasporto di ossigeno nel corpo). Rappresenta un valore utile dello stato di salute generale della persona. Valori bassi sono indicativi di un aumento del volume plasmatico o di una velocità maggiore di distruzione dei globuli rossi. Le cause più frequenti sono anemia, emorragia, processi autoimmuni, alterazione della funzionalità del midollo osseo, malnutrizione e carenze nutrizionali (ad esempio carenza di vitamina B), infezione, eccessiva idratazione, cirrosi, infezione cronica, malattie renali. Valori elevati sono conseguenza di un aumento del numero di globuli rossi o a una diminuzione del volume plasmatico. Questa condizione può essere determinata da disidratazione, cardiopatie, eritrocitosi, ipossia, malattie renali e cardiache, shock e ustioni. Questa tipologia di analisi può essere alterata in gravidanza, da lunghi periodi in alta quota, emorragie, trasfusioni e grave disidratazione.

Sodio

Il sodio permette di mantenere il corretto funzionamento di nervi e muscoli e il bilanciamento idrico dell’organismo. Un consumo eccessivo e prolungato di sodio può ridurre l’efficacia con cui viene smaltito, causando un progressivo aumento della ritenzione idrica e di conseguenza della pressione sanguigna. L’organismo regola la quantità filtrata dai reni tramite diversi ormoni e attraverso il senso di sete. Livelli elevati di sodio (ipernatriemia) possono essere causati da un’eccessiva assunzione di sodio nella dieta, disidratazione e gravi ustioni. Livelli maggiori si possono riscontrare anche nell’insufficienza renale, diabete insipido, ipotiroidismo e sindrome di Cushing. Livelli bassi (iponatriemia) si osserva in seguito a eccessiva perdita e consumo di acqua e ritenzione idrica/edema (raramente è causata da una ridotta assunzione con la dieta). L’iponatriemia può essere dovuta a diarrea, sudorazione profusa, vomito protratto, terapia diuretica, malattie renali, cirrosi epatica e cirrosi nefrosica.

Potassio

Il potassio è un elettrolita essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo, specialmente di cellule nervose, muscolari e cardiache. Viene introdotto principalmente attraverso la dieta ed escreto con l’urina. I livelli circolanti sono strettamente correlati a quelli del sodio, in maniera inversamente proporzionale. Livelli bassi (ipokaliemia) possono essere causati da vomito, diarrea, carenza di acido folico, alcolismo e malnutrizione. Valori bassi causano tachicardia e anomalie nella conduzione cardiaca, fino all’eventuale arresto cardiaco. Livelli elevati (iperkaliemia) possono essere causati da insufficienza renale terminale, emolisi, trauma, grave malnutrizione e disidratazione acidosi metabolica. La sintomatologia causata da iperkaliemia è confusione mentale, debolezza, debolezza dei muscoli respiratori, paralisi flaccida degli arti, bradicardia e arresto cardiaco.

Calcio

Il calcio è il principale minerale del corpo umano. La maggior parte del calcio è immagazzinata nelle ossa a cui conferisce stabilità. Il calcio rimanente supporta diverse funzioni vitali, tra cui la contrazione muscolare, la trasmissione nervosa e la coagulazione del sangue. Il fabbisogno di calcio varia a seconda dell’età e di alcune fasi della vita, come la gravidanza o l’allattamento. Una carenza di calcio può provocare diversi sintomi, dal formicolio alle dita a gravi problemi ossei come l’osteoporosi. Un eccesso di calcio può anche causare problemi di salute, tra cui costipazione, problemi renali e alterato assorbimento di ferro e zinco.

PCR

La proteina C reattiva (PCR) è una proteina di fase acuta, prodotta dal fegato e rilasciata, entro poche ore, in condizioni infiammatorie. Rappresenta per questo un marcatore aspecifico di infiammazione. Si osserva infatti un suo aumento in seguito ad un trauma, patologie autoimmuni, infezione e attacco cardiaco. In alcuni casi, l’innalzamento dei livelli di PCR, anche di centinaia di volte, può precedere febbre, dolori o altri indicatori clinici. La proteina C reattiva può anche essere utilizzata per monitorare persone con patologie infiammatorie croniche per determinare una eventuale riacutizzazione o per verificare l’efficacia della terapia instaurata.

Fosforo

Il fosforo è un minerale importante per l’organismo, in gran parte immagazzinato nelle ossa. Non è importante solo per le ossa, ma anche per molte altre funzioni dell’organismo, come la produzione di energia e il DNA. Una carenza di fosforo può portare a problemi ossei come l’osteoporosi, soprattutto nelle persone adulte. Bassi livelli di fosforo nel sangue possono anche causare vari sintomi, tra cui dolori ossei e problemi neurologici.

Magnesio

Il magnesio è un minerale importante che viene immagazzinato principalmente nelle cellule dell’organismo. È coinvolto in molti processi vitali, tra cui la produzione di molecole di grasso (lipidi), proteine e i mattoni del DNA (acidi nucleici). Il magnesio supporta la funzione muscolare e nervosa ed è essenziale per la salute delle ossa. Una carenza può influenzare il metabolismo di altri minerali importanti come il calcio, il sodio e il potassio e portare a sintomi come debolezza muscolare e problemi cardiaci.

Vitamina B9

La vitamina B9, nota anche come folato, è importante per la formazione e lo sviluppo delle cellule e aiuta l’organismo a produrre il DNA. Una carenza di folato può causare problemi di salute. Le ragioni di una carenza di folato sono molteplici, tra cui una dieta squilibrata, alcuni farmaci e fattori genetici. Chi fuma e le persone anziane hanno un rischio maggiore di carenza. Fonti alimentari: fegato, reni, lievito di birra, cereali per la prima colazione, asparagi, broccoli, carciofi, spinaci, fave, piselli, pane e pasta integrali, arance, kiwi, fragole. Esistono anche alimenti fortificati artificialmente con acido folico, come alcuni cereali da colazione e succhi di frutta.

GOT (ASAT) / GPT (ALAT)

GOT (o ASAT) e GPT (o ALAT) sono transaminasi particolarmente presenti nel fegato e solo in tracce nel sangue. In caso di danno d’organo, i loro livelli in circolo aumentano in modo significativo. In condizioni fisiologiche, i livelli di GPT sono inferiori rispetto a GOT mentre in condizioni di danno epatico questo rapporto si inverte (fanno eccezione malattie causate da abuso di alcol, cirrosi e tumori). Livelli elevati di GOT in presenza di livelli normali di GPT indicano un fegato normale ed un danno in un organo diverso od emolisi. GPT è presente principalmente nelle cellule epatiche e per questo maggiormente associato al danno epatico in caso di aumento considerevole. Durante un’epatite virale o altre epatopatie, i livelli nel sangue di GPT aumentano ancora prima della comparsa di segni clinici e dei sintomi della malattia.

GGT

GGT (Gamma GT o gammaglutamil transferasi) è un enzima localizzato principalmente nei reni, fegato e cellule pancreatiche. La presenza nel circolo sanguigno sembra essere prevalentemente legata al sistema epatobiliare. Per questo motivo, livelli elevati sono in genere la conseguenza di un danno epatico o un’ostruzione dei dotti biliari. Rappresenta un marcatore molto sensibile ma non particolarmente specifico. Valori elevati si riscontrano in presenza di colangite, colecistite, colelitiasi, epatite, epatopatia, cirrosi, infarto e patologie tumorali a carico di fegato, pancreas e rene. Livelli bassi non sono clinicamente rilevanti.

LDH

LDH (lattato deidrogenasi) è un enzima presente in quasi tutte le cellule dell’organismo ma particolarmente concentrato nel fegato, cuore, pancreas, reni, muscoli, cervello e globuli bianchi e rossi. La funzione è quella di intervenire nel processo di trasformazione dello zucchero in energia utilizzabile dalla cellula. In condizioni fisiologiche, i livelli di LDH libero nel sangue sono bassi mentre aumentano in caso di danneggiamento cellulare a seguito del suo rilascio. Livelli elevati indicano in genere un danno tissutale; si osserva un aumento all’inizio del danno, un picco dopo un certo periodo ed una diminuzione successivamente. Misurando anche i singoli isoenzimi è possibile avere informazioni circa le cellule colpite dal danno. Livelli elevati si osservano durante l’ictus, infarto, infiammazione muscolare, anemia emolitica, anemia perniciosa, mononucleosi infettiva, meningite, encefalite, HIV, infarto intestinale, epatopatie, pancreatite, fratture ossee e diversi tipi di tumore. Valori bassi in genere non sono di importanza clinica.

Bilirubina totale

La bilirubina è un pigmento di colore giallastro prodotto come sostanza di scarto dalla normale disgregazione dell’emoglobina (proteina presente nei globuli rossi). La sua eliminazione, tramite passaggio nel fegato, avviene perlopiù nelle feci attraverso la bile e solo in piccola quantità tramite le urine. Prima di raggiungere il fegato, la bilirubina è detta “non coniugata” o indiretta. Dopo il legame con l’albumina, essa viene trasportata attraverso il circolo sanguigno fino al fegato. Qui viene combinata all’acido glucoronico formando la bilirubina “coniugata” o diretta. Questa forma, tramite la bile, giunge nel colon dove viene riconvertita in forma indiretta per poi essere eliminata dall’organismo. Livelli elevati di bilirubina possono indicare problematiche epatiche (epatiti, cirrosi, reazione ai farmaci, ostruzione nei dotti biliari, patologie oncologiche) o una emolisi più veloce del normale. Valori elevati si osservano anche nella sindrome di Gilbert, dove si ha un’alterazione enzimatica in uno dei processi di trasformazione della bilirubina. Concentrazioni molto elevate causano lo sviluppo di ittero, colorazione giallastra della pelle. L’esercizio fisico intenso e la gravidanza possono causare un aumento dei valori.

Fosfatasi Alcalina

La fosfatasi alcalina (ALP) è un enzima presente in diversi tessuti del corpo, particolarmente abbondante nelle ossa e nel fegato. La ALP, prodotta dagli osteoblasti, ha un duplice ruolo nel processo di mineralizzazione, aumentando da una parte la concentrazione locale di fosfato inorganico (promotore di mineralizzazione) e diminuendo dall’altra la concentrazione di pirofosfato extracellulare (inibitore della mineralizzazione). I valori di fosfatasi alcalina ossea riflettono l’aumento del turnover osseo associato a rimodellamento per invecchiamento, menopausa e diverse condizioni che influenzano il metabolismo osseo.

Acido urico

Un eccesso di acido urico può causare gotta, calcoli renali, malattie cardiovascolari e altri problemi. I fattori di rischio per livelli elevati di acido urico sono l’obesità, una dieta ricca di purine*, il diabete, i diuretici, l’ipotiroidismo e il consumo di alcol. Una dieta a basso contenuto di purine comprende alimenti come cereali, latticini, frutta e verdura. * Gli alimenti ricchi di purine sono alimenti che contengono elevate quantità di purine. Le purine sono composti chimici naturali che vengono scomposti nell’organismo in acido urico.

Creatinina

La creatinina è una sostanza di rifiuto prodotta dal metabolismo energetico muscolare in seguito al consumo di creatina. La misurazione della creatinina viene utilizzata per stimare la velocità di filtrazione glomerulare, dando un’indicazione della funzionalità renale del soggetto. Un aumento della concentrazione di creatinina nel sangue rappresenta una conseguenza della sua minore eliminazione attraverso le urine e quindi di una compromissione della funzionalità renale. La quantità di creatinina prodotta dell’organismo dipende dal peso e dalla sua massa muscolare. Valori bassi di creatinina (ipocreatininemia) sono rari e potrebbero essere conseguenti ad una massa muscolare troppo scarsa, ad un aumento della velocità di filtrazione glomerulare e in gravidanza. Valori elevati (ipercreatininemia) si osservano come conseguenza di una diminuzione della velocità di filtrazione glomerulare secondaria ad alterazione renale.

Proteine

Il dosaggio delle proteine totali misura la quantità complessiva di proteine presente nel sangue. Quasi sempre, oltre alle proteine totali vengono dosate anche l’albumina e le globuline. Valori anomali delle proteine vengono interpretati in concomitanza con altre analisi per poter risalire alla causa. Un basso dosaggio di proteine totali può essere indicatore di problemi renali, epatici, alterazioni nell’assorbimento e digestione proteica (malnutrizione, celiachia, MICI, …), in caso di emorragia, ustioni, disidratazione e danno epatico. Livelli elevati si riscontrano invece in caso di stati infiammatori come epatite, infezioni, infiammazione, AIDS e mieloma multiplo.

TSH, T3, T4

Il TSH è un ormone prodotto da una parte del cervello chiamata ipofisi che stimola la tiroide a produrre gli ormoni T3 e T4. T3 e T4 sono importanti per il nostro organismo e influenzano molte funzioni, tra cui il metabolismo energetico e la crescita. Se la quantità di questi ormoni è eccessiva o insufficiente, possono verificarsi problemi come variazioni di peso, affaticamento e aritmia cardiaca. Durante la gravidanza è particolarmente importante che gli ormoni tiroidei siano in equilibrio per garantire che la crescita e lo sviluppo intrauterini procedano in modo sano. Un livello di TSH troppo alto durante la gravidanza può indicare un problema della tiroide e deve essere trattato perché aumenta i rischi per madre e bebè. Si raccomanda di controllare i livelli di TSH prima e durante la gravidanza per assicurarsi che siano nell’intervallo corretto.

Ferritina

La ferritina è una proteina che immagazzina il ferro e ci indica direttamente la quantità di ferro di riserva del nostro organismo. Queste riserve ci aiutano a non manifestare immediatamente i sintomi della carenza di ferro. Tuttavia, se queste riserve sono troppo basse e non vengono reintegrate per un lungo periodo di tempo, possono comparire sintomi come stanchezza, debolezza e pallore. È importante garantire riserve di ferro sufficienti per prevenire l’anemia.

Lipasi

Le lipasi sono un gruppo di enzimi coinvolti nel metabolismo lipidico. Il pancreas è la fonte principale della lipasi circolante nel sangue. In seguito a danni del pancreas o ad ostruzione del dotto pancreatico (colestasi), si può osservare un aumento della concentrazione di questo enzima nel sangue. Livelli molto elevati indicano in genere un danno pancreatico. Un aumento più modesto può essere causato da chetoacidosi diabetica, colecistite, insufficienza renale, malattie epatiche, ostruzione biliare, ostruzione intestinale, peritonite e tumore al pancreas.

Colesterolo

Il colesterolo è un importante lipide che serve come precursore degli ormoni steroidei, degli acidi biliari e della vitamina D nell’organismo. Livelli elevati di colesterolo nel sangue aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e di formazione di ateromi (per formazione di ateromi si intende la formazione di depositi che appaiono come placche nelle pareti delle arterie). Fonti alimentari: il colesterolo si trova principalmente negli alimenti di origine animale, come il tuorlo d’uovo, le frattaglie, i salumi e i formaggi.

LDL

Le LDL sono un mezzo di trasporto del colesterolo nel sangue. Una quantità eccessiva di LDL nel sangue può provocare depositi nelle arterie e aumentare il rischio di malattie cardiache.

HDL

Le HDL sono lipoproteine «buone» che trasportano il colesterolo dai tessuti al fegato, prevengono i depositi nei vasi sanguigni, proteggono le LDL dall’ossidazione e hanno un effetto antinfiammatorio. Ciò riduce il rischio cardiovascolare.

Trigliceridi

I trigliceridi sono molecole formate dalla combinazione di glicerolo e acidi grassi. Livelli elevati di trigliceridi aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e di condizioni infiammatorie nell’organismo. Fattori come l’obesità, uno stile di vita sedentario e una dieta non sana possono portare a un aumento dei livelli di trigliceridi.

MPV

Il valore MPV rappresenta la stima del volume medio delle piastrine (o trombociti). Un’alterazione del midollo osseo causa una riduzione del volume piastrinico mentre, se il midollo osseo è funzionante ma le piastrine circolanti sono poche rispetto al fabbisogno, si osserva un aumento delle dimensioni delle piastrine per cercare di compensare. Valori elevati sono associati a CID, diabete mellito, febbre reumatica, ipertiroidismo, leucemia, LES, valvulopatie cardiache e malattie mieloproliferative croniche. Livelli bassi si osservano in casi di anemia aplastica, anemia megaloblastica, ipersplenismo, MICI e sindrome di Wiskott-Aldrich. Livelli più elevati si riscontrano spesso in soggetti obesi e con sindrome metabolica. Molti studi hanno inoltre evidenziato un’associazione tra valori elevati di MPV e un maggior rischio cardiovascolare a causa di una tendenza all’aggregazione piastrinica. L’assunzione di acidi grassi omega-3 può contribuire alla riduzione del valore MPV.

Eritrociti

Gli eritrociti, o globuli rossi, sono cellule presenti nel sangue la cui funzione è quella di trasportare e distribuire l’ossigeno in tutti i distretti corporei e allo stesso tempo di raccogliere l’anidrite carbonica da eliminare. Sono cellule con una particolare forma a disco biconcavo, non presentano il nucleo e contengono al loro interno una proteina fondamentale per la loro funzione: l’emoglobina. La quantità di ossigeno che viene consegnata ai tessuti dipende strettamente dal numero di globuli rossi presenti e dalla loro efficienza nel determinare lo scambio tra ossigeno e anidrite carbonica.

MCV, MCH, MCHC, RDW

MCV, MCH, MCHC e RDW sono i cosiddetti "indici eritrocitari dell’emocromo". Essi forniscono informazioni riguardo le caratteristiche fisiche dei globuli rossi:

  • MCV rappresenta la dimensione media di ciascun globulo rosso
  • MCH rappresenta una stima della quantità media di emoglobina per singolo globulo rosso
  • MCHC rappresenta la concentrazione media di emoglobina nel globulo rosso
  • RDW, o indice di anisocitosi (%), misura l’ampiezza della curva dei volumi eritrocitari, permettendo quindi di fare una stima della presenza di globuli rossi di diversa dimensione.
Basofili / Basofili (%)

I basofili fanno parte dei leucociti (o globuli bianchi) e sono anche chiamati "granulociti basofili" per via dei granuli presenti nel loro citoplasma che si colorano di blu-violetto con coloranti basici, poiché contengono proteine di natura acida. Sono cellule del sistema immunitario che intervengono nei processi di difesa dell'organismo. L'azione di difesa dai patogeni avviene principalmente tramite il rilascio di sostanze mediatrici dell'infiammazione contenute nei loro granuli. Sono maggiormente concentrati nei polmoni, nel tratto gastrointestinale e nel tessuto connettivo cutaneo.

Eosinofili / Eosinofili (%)

Gli eosinofili fanno parte dei leucociti (o globuli bianchi) e sono anche chiamati "granulociti eosinofili" per la presenza nel loro citoplasma di granuli in grado di legare una sostanza di colore rosso-arancio chiamata "eosina". Come parte del sistema immunitario, gli eosinofili svolgono una funzione di difesa da parassiti ed elminti, sono coinvolti nelle reazioni allergiche e rilasciano mediatori durante i processi infiammatori e nelle infezioni da microbi.

Monociti / Monociti (%)

I monociti sono cellule appartenenti ai globuli bianchi (leucociti) e quindi rappresentano una parte del sistema immunitario. Oltre ad intervenire nella difesa contro patogeni (perlopiù infezioni batteriche), sono utili anche nella riparazione dei tessuti e nella difesa nei confronti di parassiti. Livelli elevati di monociti (monocitosi) si osservano in seguito ad infezioni, condizioni infiammatorie e patologie infiammatorie (specialmente croniche) e patologie tumorali. Bassi livelli (monocitopenia) non sono in genere significativi, ma se associati ad alterazione di altri valori possono indicare malattie del midollo osseo e alcune forme di leucemia, oltre ad infezioni acute e severe. Il valore dei monociti può anche essere espresso in percentuale (monociti %) rispetto al totale dei monociti presenti nel campione di sangue.

Leucociti

I leucociti, o globuli bianchi, sono cellule del sangue deputate alla protezione dell’organismo e rappresentano uno degli elementi più importanti del sistema immunitario. Fanno parte dei leucociti i granulociti eosinofili, i granulociti basofili, i linfociti e i monociti. Quantificare i leucociti nel sangue e la loro suddivisione percentuale nelle varie sottopopolazioni permette di ottenere informazioni circa lo stato di salute del sistema immunitario e dell’intero organismo.

Linfociti / Linfociti (%)

I linfociti sono un gruppo eterogeneo di cellule appartenenti ai globuli bianchi (leucociti) e quindi rappresentano una parte del sistema immunitario. Si dividono in due grandi categorie: linfociti B e linfociti T. Un elevato valore di linfociti (linfocitosi) è spesso indicativa di infezioni virali ma può anche essere causato da infezioni batteriche, epatiti, leucemia, patologie oncologiche e malattie infiammatorie intestinali. Livelli bassi (linfopenia) può essere causato da leucemia, malattie autoimmuni, sepsi, AIDS, anemia aplastica, insufficienza renale, stress e patologie oncologiche. I livelli di linfociti nel sangue possono essere influenzati da chemioterapia e radioterapia, farmaci cortisonici, farmaci immunosoppressivi, stress, e operazioni chirurgiche. Il valore dei linfociti può anche essere espresso in percentuale (linfociti %) rispetto al totale dei leucociti presenti nel campione di sangue.

Neutrofili / Neutrofili (%)

I neutrofili sono una popolazione di cellule appartenenti ai globuli bianchi (leucociti) e quindi rappresentano una parte del sistema immunitario. Sono cellule conosciute anche come "granulociti neutrofili", in quanto i loro granuli non legano alcun tipo di colorante. Sono attivate per contrastare infezioni batteriche o micosi, tramite il meccanismo della fagocitosi. Il numero di neutrofili nel sangue è molto variabile da un soggetto all’altro. Un valore elevato di neutrofili nel sangue (neutrofilia) è in genere secondario ad un’infezione batterica, micotica o alla presenza di protozoi.

Trombociti

I trombociti, o piastrine, sono frammenti cellulari la cui funzione è quella di intervenire nei processi di coagulazione, dando inizio alla formazione del coagulo. Infatti, le piastrine circolanti in forma attiva presentano sulla membrana una serie di elementi che permettono l’adesione alla parete del vaso danneggiato, iniziando a formare una prima struttura di contenimento. Le piastrine intervengono nei processi di immunità innata, legando e mediando la distruzione dei patogeni. La produzione dei trombociti è regolata da una sostanza, la trombopoietina, secreta dal fegato e dai reni.

I profili di questa categoria sono stati creati in collaborazione con l'azienda NutraMy. Ulteriori informazioni su NutraMy sono disponibili su: https://www.nutramy.com