Per controllare l’osteoporosi
L’osteoporosi è caratterizzata dal deterioramento e diminuzione della massa ossea. Aumenta il rischio di indebolimento delle ossa e quindi anche di fratture. È un processo graduale e costante che deve essere affrontato precocemente.
- Assenza di attività fisica
- Menopausa, andropausa
- Dolore alle ossa, fratture frequenti
- Età: oltre i 65 anni
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La vitamina D è essenziale per il metabolismo osseo in quanto regola i livelli di calcio e fosfato. Supporta inoltre la funzione muscolare e svolge un ruolo nel sistema immunitario. Una carenza di vitamina D può portare a malattie ossee come l’osteoporosi, debolezza muscolare e altri problemi di salute. Un’adeguata assunzione di vitamina D può ridurre il rischio di cadute nelle persone anziane. Sebbene il nostro corpo produca vitamina D attraverso l’esposizione alla luce solare, le persone anziane e quelle con determinate condizioni mediche o che assumono farmaci sono più a rischio di carenza. Fonti alimentari: olio di fegato di merluzzo, pesci grassi (aringhe, tonno fresco, salmone), fegato (di maiale), uova, formaggio e alimenti fortificati come i latticini.
L’ormone paratiroideo è un ormone prodotto dalle ghiandole paratiroidi e svolge un ruolo fondamentale nella regolazione dei livelli di calcio e fosforo nel sangue. Agisce direttamente sulle ossa e sui reni e indirettamente sull’intestino per stabilizzare il livello di calcio nel sangue. Quando i livelli di calcio nel sangue sono bassi, viene rilasciata una maggiore quantità di PTH, che favorisce il rilascio di calcio dalle ossa e quindi aumenta il rischio di demineralizzazione ossea. I livelli ematici di PHT devono sempre essere considerati insieme ai livelli di calcio per verificare il corretto funzionamento del sistema di regolazione del calcio.
Il calcio è il principale minerale del corpo umano. La maggior parte del calcio è immagazzinata nelle ossa a cui conferisce stabilità. Il calcio rimanente supporta diverse funzioni vitali, tra cui la contrazione muscolare, la trasmissione nervosa e la coagulazione del sangue. Il fabbisogno di calcio varia a seconda dell’età e di alcune fasi della vita, come la gravidanza o l’allattamento. Una carenza di calcio può provocare diversi sintomi, dal formicolio alle dita a gravi problemi ossei come l’osteoporosi. Una quantità eccessiva di calcio può anche causare problemi di salute, tra cui costipazione, problemi renali e alterato assorbimento di ferro e zinco.
Il fosforo è un minerale importante per l’organismo, in gran parte immagazzinato nelle ossa. Non è importante solo per le ossa, ma anche per molte altre funzioni dell’organismo, come la produzione di energia e il DNA. Una carenza di fosforo può portare a problemi ossei come l’osteoporosi, soprattutto nelle persone adulte. Bassi livelli di fosforo nel sangue possono anche causare vari sintomi, tra cui dolori ossei e problemi neurologici.
La fosfatasi alcalina (ALP) è un enzima presente in molti tessuti del corpo e particolarmente concentrato nelle ossa e nel fegato. Viene prodotta dagli osteoblasti e svolge un ruolo centrale nel processo di mineralizzazione delle ossa. L’ALP ossea misura il rinnovamento osseo e viene utilizzata nella diagnosi e nel monitoraggio di malattie come l’osteomalacia e l’osteoporosi, nonché di altre condizioni che comportano un aumento del rimodellamento osseo. È uno strumento importante per valutare il metabolismo osseo e la risposta a determinati trattamenti.
Il CTX deriva dalla degradazione del collagene di tipo I, che costituisce la maggior parte della matrice organica dell’osso. Quando questo tipo di collagene viene degradato, frammenti di CTX vengono rilasciati nel flusso sanguigno. La quantità di CTX fornisce informazioni sull’attuale turnover osseo e quindi indicazioni sul metabolismo osseo.
Il P1NP è un prodotto derivante dalla scissione del procollagene, prodotto dagli osteoblasti durante la secrezione ossea. Un aumento del livello di P1NP nel sangue indica un aumento del rimodellamento osseo e serve quindi come marcatore della formazione ossea.